
LO
SCETTICISMO CHE È FEDE
Una straordinaria misteriosa canzone ripescata da una raccolta di circa un decennio fa, per uno di quei momenti più paradossali, quando lo sconforto e la perdita di senso si trasformano miracolosamente in fede, senza che ci sia più alcuna ragione valida per sperare. Anzi, proprio perché non c’è più nessuna ragione. E le parole scorrono “come sugheri sull’acqua”, direbbe Garcia Lorca …E rileggiamo in pochi versi, in pochissime magiche parole, l’incredibile vicenda umana, da quando l’unico potere era una clava, alla raffinata affermazione della mente pensante, e ancora fino ai preziosi e pericolosi valori della stirpe e del suolo … parole tanto difficili da superare, specie per chi proviene da una cultura ebraica, che tanto dolore e tante morti hanno però prodotto. E l’invocazione si ripete alternata, e suona come meraviglia e rimprovero insieme: “O Amore, non sei ancora stanco?”, Dio mio - se ci sei ancora, se non ci hai abbandonato - non ti sei ancora stancato di amare questa povera e folle umanità? E non ti sei stancato di lasciare che uccida, che soffra, che continui a morire senza scampo(So many graves to fill) ? Ed è ancora uno sguardo profondo e intenso fissato sullo sguardo imperscrutabile del Deus Absconditus, quello di Leonard Cohen, che non si arrende e con ostinata dolcezza continua a domandare pur senza sapere se riceverà una risposta (è questa la fede), perché non può fare altro, mentre continua a creare e a cantare divinamente.
Una straordinaria misteriosa canzone ripescata da una raccolta di circa un decennio fa, per uno di quei momenti più paradossali, quando lo sconforto e la perdita di senso si trasformano miracolosamente in fede, senza che ci sia più alcuna ragione valida per sperare. Anzi, proprio perché non c’è più nessuna ragione. E le parole scorrono “come sugheri sull’acqua”, direbbe Garcia Lorca …E rileggiamo in pochi versi, in pochissime magiche parole, l’incredibile vicenda umana, da quando l’unico potere era una clava, alla raffinata affermazione della mente pensante, e ancora fino ai preziosi e pericolosi valori della stirpe e del suolo … parole tanto difficili da superare, specie per chi proviene da una cultura ebraica, che tanto dolore e tante morti hanno però prodotto. E l’invocazione si ripete alternata, e suona come meraviglia e rimprovero insieme: “O Amore, non sei ancora stanco?”, Dio mio - se ci sei ancora, se non ci hai abbandonato - non ti sei ancora stancato di amare questa povera e folle umanità? E non ti sei stancato di lasciare che uccida, che soffra, che continui a morire senza scampo(So many graves to fill) ? Ed è ancora uno sguardo profondo e intenso fissato sullo sguardo imperscrutabile del Deus Absconditus, quello di Leonard Cohen, che non si arrende e con ostinata dolcezza continua a domandare pur senza sapere se riceverà una risposta (è questa la fede), perché non può fare altro, mentre continua a creare e a cantare divinamente.
The Faith
The sea so deep and blind The sun, the wild regret The club, the wheel, the mind, O love, aren't you tired yet? The club, the wheel, the mind O love, aren't you tired yet? The blood, the soil, the faith These words you can't forget Your vow, your holy place O love, aren't you tired yet? The blood, the soil, the faith O love, aren't you tired yet? A cross on every hill A star, a minaret So many graves to fill O love, aren't you tired yet? So many graves to fill O love, aren't you tired yet? The sea so deep and blind Where still the sun must set And time itself unwind O love, aren't you tired yet? And time itself unwind O love, aren't you tired yet? |
La Fede
Il mare, così profondo e cieco Il sole, il rimpianto selvaggio La clava , la ruota, la mente O Amore, non sei ancora stanco? La stirpe, il suolo, la fede, parole che non puoi dimenticare il tuo voto, il tuo luogo sacro O Amore, non sei ancora stanco? La stirpe, la terra, la fede, O Amore, non sei ancora stanco? Una croce su ogni collina, una stella, un minareto Così tante tombe da riempire O Amore non sei ancora stanco? Così tante tombe da riempire O Amore non sei ancora stanco? Il mare, così profondo e cieco Dove sempre il sole deve tramontare Ed il tempo stesso senza vento O Amore non sei ancora stanco? E il tempo stesso senza vento O Amore non sei ancora stanco? ( Leonard Cohen - The Faith, in “Dear Heather” , 2004 - Traduzione di Giusy Frisina ) |